La ragione principale per cui chiunque apre un blog sono i soldi, siamo onesti. Alcuni vorranno esporre le proprie idee in merito a qualcosa che gli sta a cuore, certo, ma la maggior parte, convinta dai tantissimi spot online su quanto sia facile guadagnare su Internet, già ha gli occhi a forma di dollaro, come nei cartoni.
Tuttavia, non molti di questi tengono conto del fatto che fare soldi online non è una passeggiata. O quantomeno non se non hai la convinzione giusta, non se non ci metti l’impegno necessario. Dopotutto avviare un’attività di blogging online si qualifica come vero e proprio lavoro al giorno d’oggi.
Cosa serve per avviare un’attività di blogging online?
Il primo passo è individuare una cerchia di utenti che nutrano i tuoi stessi interessi. La chiamano nicchia di mercato. È quella parte di mercato che ancora non è stata raggiunta dalla concorrenza, o che la concorrenza non riesce a soddisfare pienamente. Una sorta di buco in cui infilarsi per approfittare del gap tra domanda e offerta. Individuata la nicchia di mercato, saprai di cosa occuparti, di cosa parlerà il tuo blog.
Il passo successivo per aprire un blog è scegliere il dominio. Il nome del blog. La storia pubblicitaria ci insegna che i nomi sono molto importanti per vendere un prodotto, sono come i titoli dei film o le copertine dei libri: in teoria nessuno dovrebbe badarci, ma in realtà tutti si basano su quello per decidere se comprare o meno. Prendila come se stessi creando un tuo brand. Dovrà avere un nome di impatto ma facilmente ricordabile, un nome che riconduca l’utente immediatamente al prodotto. Dunque meglio un nome semplice, letterale, piuttosto che uno altisonante e metaforico.
Cosa fare dopo aver scelto il dominio? Acquistare l’hosting, ovvero il “posto” in cui i tuoi contenuti vengono raccolti. Creare un blog è anche gratis, ma siamo onesti, la gratuità non porta a molto. Se davvero intendi fare soldi online con il blogging, allora ti tocca spendere qualcosina. È inevitabile. Prendilo come un investimento. I siti di hosting più famosi sono Blogger e WordPress, ma Siteground non è da sottovalutare.
A questo punto è ora di creare contenuti. Prima ancora di metterti a scriverti ti conviene avere un’idea precisa delle categorie e dei tag, però. L’argomento di cui andrai a parlare si divide in categorie, ad esempio, se parli di fashion, avrai categorie come abbigliamento, scarpe, lifestyle e via dicendo. I tag invece sono gli argomenti correlati: all’argomento scarpe, saranno correlati i tag sneakers, sandali, stivali ecc.
Ora non rimane che scegliere la grafica del blog. Puoi farti aiutare da un professionista o spulciare i template forniti dal sito di hosting, ma in modo o nell’altro, ti converrà pagare qualcosa.
In conclusione, la morale è proprio questa: creare un blog è estremamente semplice, ma per guadagnare occorre investire, in questo senso un prestito potrebbe essere utile, poiché mantenere il blog, specie se intendi guadagnare, richiede non solo tempo e energia, ma anche denaro.