Un problema comune: la crisi economica. Sempre più famiglie a causa di questa crisi fanno richiedono un finanziamento presso le banche, presso gli istituti di credito e le agenzie finanziarie. Dopo aver valutato i documenti presentati questi enti presentano il loro responso. Purtroppo in alcuni casi il prestito richiesto può essere respinto. Di solito un prestito viene respinto se:
- si sono già chiesti troppi prestiti nell’ultimo periodo;
- non si dispone di una fissa fonte di reddito;
- si risulta essere cattivi pagatori o protestati.
Cosa fare in questi casi?
Vengono in nostro soccorso i prestiti cambializzati cioè un tipo di finanziamento che utilizza le cambiali. Quando si fa richiesta di un prestito cambializzato non si devono fornire i motivi della richiesta del finanziamento. Non importa se si è protestati o si risulta cattivi pagatori: l’istituto finanziario non farà nessuna ricerca.
Come ottenere un prestito?
Il funzionamento dei prestiti cambializzati è semplice: basterà portare in banca la documentazione atta a testimoniare il proprio reddito. Per un lavoratore dipendente sarà sufficiente la sua busta paga, per un lavoratore autonomo occorrerà invece presentare il modello unico o la dichiarazione dei redditi. Chi è disoccupato potrà comunque usufruire di questa forma di prestito. Dovrà comunque presentare all’istituto di credito delle garanzie. Queste possono essere il certificato di proprietà di un immobile o la firma di un garante, solitamente un amico o un parente.
Come rimborsare il prestito?
Il rimborso del prestito avviene mediante il pagamento delle cambiali. Il cliente ogni mese dovrà recarsi in banca ed effettuare il pagamento. Come ricevuta di pagamento la banca gli rilascerà la cambiale stessa. Quando la banca avrà restituito tutte le cambiali al suo cliente il debito sarà dichiarato estinto.