Per i dipendenti, siano essi di aziende private o pubbliche, ottenere un prestito personale è certamente più semplice che per altre categorie sociali, grazie alla possibilità di accedere ad una cessione del quinto. Questo è legato al fatto che lo stipendio mensile, un introito preciso, sicuro e costante nel tempo, rappresenta per gli istituti bancari e di credito una garanzia sufficiente per rilasciare un prestito a condizioni mediamente vantaggiose. Non vengono quindi richieste firme, fideiussori o capitali a garanzia della restituzione.
I documenti richiesti per presentare domanda di prestito personale sono la carta di identità valida ed il proprio codice fiscale a cui va aggiunta l’ultima busta paga e il modello CUD. Come requisiti minimi invece l’unica richiesta è quella di un contratto di lavoro con un’anzianità maturata di almeno 4 mesi. Nel caso in cui a fare richiesta di prestito personale sia un cittadino extracomunitario deve aggiungere anche il permesso di soggiorno valido.
Un aspetto certamente vantaggioso dei prestiti personale è che non sono finalizzati, quindi la destinazione del denaro che si riceve non è vincolata nell’uso e può essere destinata a discrezione del richiedente.
I prestiti personali per i dipendenti, contro cessione del quinto, possono avere una durata che arriva fino ai 120 mesi per un importo minimo di 3000 euro. Il piano di ammortamento prevede la restituzione del prestito tramite rate di rimborso costanti e a tasso fisso.
Altri vantaggi della cessione del quinto sono, ad esempio, il coinvolgimento del proprio datore di lavoro, il quale si farà carico per legge di trattenere dalla propria busta paga l’importo della rata di rimborso, garantendo all’istituto erogante la puntuale restituzione del prestito.
Di contro saranno previste stipule obbligatorie di polizze assicurative contro il rischio perdita impiego e morte prematura. Ma il vero vantaggio risiede nella possibilità di concedere liquidità anche ai cattivi pagatori, ai pignorati e ai protestati, in virtù della garanzia fornita con il contratto di lavoro.