Con il termine prestito cambializzato si fa riferimento a quella tipologia di finanziamento che sottoscritto mediante delle vere e proprie cambiali viene elargito a tutti coloro che sono stati ritenuti e catalogati come cattivi pagatori o come protestati. Non essendo capaci di fornire il più delle volte una busta paga che vada a definire una media di reddito percepita dal proprio nucleo familiare, ne tanto meno essendo nelle condizioni di fornire un garante, i prestiti cambializzati sembrano essere al momento per queste categorie di clienti, la soluzione migliore per ottenere il denaro del quale si necessita; scopriamo meglio in cosa consistono e cosa fare per ottenerli.
Come ottenere un prestito cambializzato senza busta paga a domicilio
Chiariamo per prima cosa la definizione di prestito cambializzato, grazie all’ausilio della guida di prestitionline24: anziché pagare ogni mese l’ammontare della rata, colui che riceverà il prestito dovrà pagare a scadenza alternate e con tasso di interesse fisso delle cambiali che la banca invierà a domicilio; in questo modo sia la banca che il destinatario del denaro anche se non in possesso dei requisiti necessari, riescono a concludere un accordo; un’opzione decisamente più flessibile pensata per andare incontro a chi ha necessità di denaro, ma non soddisfa i requisiti essenziali per poter usufruire di un normale prestito personale.Ipotizziamo che a chiedere il prestito cambializzato sia un lavoratore che non è in possesso di una busta paga; in tal caso potrà recarsi presso un istituto bancario o fissare un appuntamento a domicilio attraverso una telefonata o direttamente online per via telematica ad un qualsiasi istituto finanziario. Un incaricato si recherà all’indirizzo segnalato e procederà ad avviare la richiesta; potrebbero trascorrere da 24 a 48 ore prima che la richiesta venga accettata da parte della banca. Alcune banche e istituti di credito che emettono prestiti cambializzati a chi non possiede una busta paga sono le seguenti: la Banca Sella, King Prestiti, Easy Money, Solidary Mutui. Di norma una volta accettata la richiesta da parte della banca, il denaro viene inviato in due differenti assegni: un primo acconto spedito anch’esso a domicilio, e la restante parte a scelta del cliente spedita mediante assegno o bonifico bancario; per tale ragione è facile che il cliente giunga in possesso del denaro in soli due giorni.Anche per questo tipo di prestito bisogna in ogni caso rispettare ed essere in possesso di alcuni specifici requisiti, ad esempio: non si possono avere mutui o finanziamenti in corso con altre banche, e serve in ogni caso necessariamente un garante che può anche essere un immobile da ipotecare o nel caso in cui questo non si possieda, un’assicurazione stipulata contemporaneamente al prestito utile per tutelare l’istituto che elargisce il finanziamento.
Prestiti cambializzati per protestati e cattivi pagatori
Al momento dell’invio della richiesta peserà più della mancanza di una busta paga o di un garante, il fatto di essere visti come cattivi pagatori o protestati; ciò nonostante a discrezione della banca o dell’istituto al quale si fa affidamento, la richiesta di emissione di un prestito cambializzato potrà essere in ogni caso accettata. Se si viene considerati cattivi pagatori tuttavia, tale segnalazione cessa di esistere in automatico dopo tre anni, per cui prima di richiedere un prestito cambializzato considerate bene ogni opzione e valutate di essere ancora protestati. Al momento della stipulazione dell’accordo, sarà il cliente protestato o cattivo pagatore a dichiarare in quante tempo e con che modalità preferisce estinguere il suo debito. Bisogna considerare che i prestiti cambializzati in genere si estinguono partendo da un minimo di dodici mesi fino ad arrivare ad una durata massima estendibile di quindici anni. Un ulteriore tassello importante è rappresentato dal fatto che l’importo massimo richiedibile nei casi sopra descritti il più delle volte non può superare i cinquanta mila euro; una delle modalità che la banca potrebbe utilizzare al fine di riavere indietro il denaro è anche la cessione del quinto, ovvero un prelievo automatico della rata prevista dalla cambiale direttamente dallo stipendio o dalla pensione dell’intestatario del prestito per assicurarsi un pagamento costante. Come nei normali finanziamenti, il cliente potrà decidere l’ammontare mensile di ogni cambiale e il relativo tasso di interessa aggiuntivo che per i prestiti cambializzati parte in genere da un minimo del 4% fino ad arrivare spesso ad un massimo di 7%. Ma cosa accade se anche in questo caso, il pagatore salta più di una rata? Se la banca non riceve il denaro che ogni cambiale prevede, il pagatore verrà nuovamente considerato un cattivo pagatore e nel caso in cui sia in possesso di un bene immobile, questo verrà prima pignorato e successivamente rivenduto all’asta. Se il cliente ha invece stipulato un’assicurazione, sarà questa, una volta accertato il caso, a restituire il denaro alla banca. La cambiale è proprio il mezzo che la banca possiede, per accertarsi dell’effettivo pagamento di quanto concordato col cliente.